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Giro per "La Portella" sul Gran Sasso

IN GIRO PER “LA PORTELLA”

PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA

LA REGIONE ABRUZZO, LA PROVINCIA E IL COMUNE DELL’AQUILA

UN MAGNIFICO VIAGGIO NELLA NATURA IN UN AMBIENTE UNICO QUALE IL MASSICCIO CALCAREO DEL GRAN SASSO D’ITALIA

 PERIODO: LUGLIO

Ci prepariamo a un’escursione di lunghezza pari a 16,78 km.

Durata di sette ore circa.

DIFFICOLTA’: ESCURSIONISTICO

         Nel territorio abruzzese, in tarda primavera, tra le verdi valli lungo le pendici a sud del Gran Sasso d’Italia, sotto la grandiosità di roccia del massiccio più alto degli Appennini illustro il  primo percorso  di

I SEGRETI DELL’ABRUZZO.

Arriviamo e  lasciamo  il nostro mezzo di viaggio al piazzale nella  località Fonte Cerreto, base della  funivia per Campo Imperatore, corrispondente anche con il punto di partenza della nostra escursione.

FONTE CERRETO (BASE FUNIVIA) è una frazione del Comune di L'AQUILA (AQ.)
La Frazione dista 13,68 Km dalla città de L’Aquila
Coordinate: latitudine 
42°25'34"N - longitudine 13°31'40''E
Altitudine: 1120 metri s.l.m.
Popolazione: 5 abitanti

Primi Passi

Imbocchiamo  il sentiero in salita dirigendoci  verso  Monte Portella. Questo è l’orientamento da tener a mente per i primi spostamenti.

Si sale per un costone, attraversando  la nostra tipica macchia mediterranea,  dirigendoci verso le prime vecchie fonti esistenti e che ancora oggi sono usate per abbeverare i cavalli lasciati liberi  intorno alle pendici dagli allevatori del luogo.

Signore assoluto del territorio nel  primo tratto di percorso è  il Faggio e poi a seguire le specie tipiche della macchia mediterranea. Infatti, ritroviamo  lungo il sentiero il Pino e  il Ginepro.

La  prima metà del percorso si presenta  più difficoltoso perché va superato un dislivello di 1158 m. circa.

Ci alziamo in quota percorrendo il pendio del monte,  seguendo in mezzo alla macchia un sentiero a più svolte, per uscire poi  su di un’area scoperta lungo il costone,  non molto lontano dal primo passo da raggiungere. 

Durante la salita volgendo lo sguardo, alle nostre spalle ammiriamo il territorio aquilano nelle sue diverse sfaccettature, a terra davanti a noi ritroviamo  la flora tipica della stagione. Attraversando i primi stazzi intorno alle fonti  notiamo tanti Olaci oltre ad una gran varietà di fiori quali l’Arnica, il Denti di Leone Montano, il Cardo Alpinie e l’Aster.

Valico del Passo

Prestando attenzione prendiamo la direzione verso Campo Pericoli (non più orientandoci  verso la cima di Monte Portella a quota 2385 m. che lasciamo alla nostra destra),  attraversiamo  il valico a quota 2122 m. e prendiamo  il sentiero in diagonale sulla nostra sinistra.

Si apre un nuovo panorama davanti a noi privo di macchia mediterranea.    Prestiamo prudenza e attenzione per le piccole difficoltà di percorrenza. Lungo il sentiero ci sorprende la presenza in questo mese delle chiazze di neve ancora sparse sui campi come tante  lenzuola stese a terra, e del  loro contrasto con i verdi prati  rivestiti dalla fioritura delle specie  tipiche della nostra regione. Troviamo l’Arnica Montana Alpina,  qua e là per la montagna  l’Astro delle Alpi,  la  Linaria, la Pedicolare Selvatica e  la Paverina.

Proseguendo per la discesa lungo il sentiero giungiamo al rifugio Garibaldi a quota  m.2230, perfettamente operante, che fornisce all’occorrenza indicazioni e alimentari essenziali agli escursionisti. 

Prima Sosta rifugio Garibaldi

A causa del divieto di accesso agli automezzi nel parco e la posizione isolatale del rifugio, considerando le difficoltà  per l’organizzazione a rifornirsi di materiali e di prodotti alimentari per la vendita degli stessi agli escursionisti, i prezzi degli articoli, le bevande e i panini  sono sorprendentemente contenuti.

Dopo la sosta  prendiamo il sentiero per l’ultima salita non impegnativa, direzione  Sella di Monte Aquila a quota m.2335,  per poi affrontare la prima parte della discesa sulla via del ritorno.

Direzione Albergo Campo Imperatore non appena si valica la sella.  Il sentiero che affrontiamo, a causa della ripidezza, richiede molta attenzione anche se non presenta particolari difficoltà.

Guardando in tutte le direzioni la veduta è sempre piacevole, permettendoci, ancora una volta, di renderci conto della maestosità degli spazi della nostra regione.

Proseguendo lungo il costone del versante ovest, che porta all’albergo di Campo imperatore, dopo un centinaio di metri, alzando lo sguardo  avvistiamo  un camoscio. L’avvistamento non è cosa insolita in questi luoghi poiché negli ultimi anni il loro numero è aumentato.

Seconda sosta ALBERGO CAMPO IMPERATORE

Dopo una mezz’ora circa raggiungiamo  il piazzale dell’albergo Campo Imperatore a quota  m.2130,  mangiamo  e recuperiamo le nostre forze  in modo da poter poi affrontare l’ultima parte dell’escursione senza problemi di eccessiva stanchezza.

Provati da questo lungo viaggio iniziato alle ore 7:36 del mattino, ma riposati dopo la sosta,  percorriamo  senza sottovalutare e quindi sempre con molta cautela,  l’ultimo tratto del sentiero che si presenta facile e piacevole.  Scopriamo lungo il cammino, la Genzianella e tra le specie più rare dei fiori di montagna perfino il Giglio Rosso.

Per il sentiero della Funivia

Seguiamo il sentiero che porta verso la funivia, viaggiando tra Fonte Cerreto e l’Albergo di Campo Imperatore, scendendo in diagonale fino all’attraversamento della stessa. Continuiamo la discesa verso il basso e verso il ritorno al punto di partenza.

Nonostante il mese di  luglio e la temperatura piuttosto elevata della stagione sono ancora presenti  le chiazze di neve sul sentiero, e poi scorgiamo la ghiaia,  le  macchie d’erba e  tanti fiori sparsi ovunque. Ritroviamo ciò che resta della stazione intermedia della vecchia funivia, e curiosiamo intorno.

Infine, percorriamo gli ultimi metri del sentiero sotto l’ombra degli abeti  per ritrovarci  alle ore 15:11 nel piazzale di  partenza.

Vale la pena affrontare una piccola fatica per portare a casa una grande esperienza. 

N.B. Le quote altimetriche, indicate nell’articolo  e registrate con applicativo android GPS per cellulari, non hanno la precisione delle quote relative alle mappe cartografiche dell’I.G.M. Si riscontrano delle differenze di quote in altezza anche notevoli.  Si consiglia di consultare le mappe se si desidera conoscere le quote esatte.

Non dimenticate di scaricare il file KML del tracciato. Potrai vedere il percorso su Google earth, GPS, e android.

                                               Giuseppe Libero

 Per il momento è possibile scaricare, oltre il file del percorso, anche i file riservati ai soli membri del sito,  ma non lo sarà per molto ...iscrivetevi presto.

        I SEGRETI DELL’ABRUZZO

DI SEGUITO UNA BREVE PRESENTAZIONE FOTOGRAFICA CHE RENDE BENE L'IDEA SUL PERCORSO E SULLE BELLEZZE NATURALI INCONTRATE.

GIRO LA PORTELLA SUL GRAN SASSO per tutti pdf
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GIRO LA PORTELLA SUL GRAN SASSO per soci pdf
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Giro La Portella Gran Sasso

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